Confetti e matrimonio, augurio di felicità

[vc_row dfd_row_config=”full_width_content” dfd_bg_style=”image” dfd_parallax_style=”dfd_vertical_parallax” dfd_bg_image_new=”14303″ dfd_bg_image_repeat=”no-repeat”][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”200″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”200″ screen_tablet_spacer_size=”140″ screen_mobile_spacer_size=”100″][dfd_heading enable_delimiter=”” style=”style_01″ title_font_options=”tag:h4|color:%23ffffff” subtitle_font_options=”tag:h3″]Confetti e matrimonio, augurio di felicità [/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”200″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”200″ screen_tablet_spacer_size=”140″ screen_mobile_spacer_size=”100″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”40″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”40″ screen_tablet_spacer_size=”30″ screen_mobile_spacer_size=”25″][vc_column_text]Conoscete il significato dei confetti per il matrimonio? Queste piccole dolcezze sono ormai diventate simbolo delle nozze, e delle cerimonie in genere. Si tratta di una specialità già dagli inizi usata come simbolo di fortuna e prosperità, prodotta fin dai tempi antichi. Già i romani utilizzavano un antenato del confetto odierno, in occasione delle cerimonie più importanti: una mandorla ricoperta da un composto di miele e farina, non essendo ancora conosciuto lo zucchero. Il confetto è classicamente formato da una mandorla (tradizionalmente la mandorla di Avola, in Sicilia ma vengono usate anche le mandorle californiane, meno eleganti!) ricoperta di zucchero, ma sono ormai diffuse molte varianti di confetti: un nucleo di pistacchi, nocciole o cioccolato o anche ripieni di gusti più svariati: composte di frutta, rabarbaro, cocco, menta, perfino whisky e pastiera napoletana! Spagna e soprattutto Italia hanno i più importanti centri di produzione di confetti. Storicamente il confetto nasce a Sulmona (in provincia de L’Aquila) nel 1400 d.c, quando lo zucchero, già presente in Europa dal ‘700 perché importato dagli arabi, divenne più accessibile sul mercato. E sempre in questo luogo, verso il XV secolo d.C, si sviluppava la lavorazione artistica dei confetti presso il Monastero di Santa Chiara. Qui, con dei fili di seta, venivano legati dei confetti per decorare fiori, grappoli, spighe, rosari: le prime artigianali “bomboniere”. Ogni ricorrenza ha le sue tradizioni legate ai confetti, e il suo colore: La tradizione vuole che il confetto usato per il matrimonio sia bianco, a indicare la purezza della sposa. E’ proprio la sposa che, sempre secondo la tradizione, dovrebbe offrire ai presenti i confetti sfusi, prendendoli con un cucchiaio d’argento! Per il battesimo si scelgono i confetti in base la sesso del nuovo arrivato: azzurro per i maschietti, ad indicare il colore del cielo e la futura elevatezza morale, e rosa per le bimbe, ad indicare il colore del sangue e della fertilità. Alle nozze d’oro, invece, si utilizzano i confetti d’oro, a quelle d’argento i confetti argentati. Per la laurea i confetti rossi e infine, per le promesse di matrimonio verdi. Ogni occasione, insomma, vuole il suo confetto speciale.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”40″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”40″ screen_tablet_spacer_size=”30″ screen_mobile_spacer_size=”25″][vc_column_text] Per provare i nostri servizi o chiederci un preventivo contattaci , troveremo la soluzione su misura per le tue esigenze! [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
I dolci di Pasqua nella tradizione fiorentina (e toscana)

[vc_row dfd_row_config=”full_width_content” dfd_bg_style=”image” dfd_parallax_style=”dfd_vertical_parallax” dfd_bg_image_new=”14287″ dfd_bg_image_repeat=”no-repeat”][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”200″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”200″ screen_tablet_spacer_size=”140″ screen_mobile_spacer_size=”100″][dfd_heading enable_delimiter=”” style=”style_01″ title_font_options=”tag:h4|color:%23ffffff” subtitle_font_options=”tag:h3″]I dolci di Pasqua nella tradizione fiorentina e toscana [/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”200″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”200″ screen_tablet_spacer_size=”140″ screen_mobile_spacer_size=”100″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”40″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”40″ screen_tablet_spacer_size=”30″ screen_mobile_spacer_size=”25″][vc_column_text]Per tutti gli Italiani, Pasqua è sinonimo di colomba, divenuto il dolce tipico pasquale nazionale. Ma il nostro Bel Paese è terra di mille tradizioni, ed ecco che ogni regione o città può sfoggiare leccornie tipiche del periodo pasquale, che si affiancano alla colomba ed all’uovo di cioccolato nei giorni di festa. Quest’ultimo, ormai così caro ai più piccini, ha una tradizione recente, ma il dono di uova vere, decorate con qualsiasi tipo di disegni o dediche, è correlato alla Pasqua sin dal Medioevo. Firenze e la Toscana non sfuggono alla regola, anzi, ogni anno regalano delizie che non dovrebbero mancare su nessuna tavola, addirittura legate a specifici momenti del periodo pasquale.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column width=”2/3″][vc_column_text]Si comincia con i Quaresimali, piccoli biscotti a forma di lettera che sembra siano nati in un convento di suore al confine tra le province di Firenze e Prato a metà dell’Ottocento ed inizialmente riservati alle famiglie nobili ed al clero. La forma di lettera è dovuta al fatto che dovevano riprodurre le parole del Vangelo, l’ingrediente principale è il cacao amaro e la caratteristica distintiva è l’assenza di grassi animali, come da tradizione cattolica durante la Quaresima. Un peccato gola sì, ma di lieve entità![/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image source=”external_link” alignment=”center” custom_src=”https://www.turismo.it/typo3temp/pics/fe0a84316b.jpg” caption=”Fonte: turismo.it”][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image source=”external_link” external_img_size=”large” alignment=”center” custom_src=”https://blog.giallozafferano.it/ricettandocondany/wp-content/uploads/2018/03/IMG_9935ott.jpg” caption=”Fonte: Blog GialloZafferano”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]Ecco poi Schiacciata di Pasqua, dolce nato anch’esso nell’Ottocento nelle campagne tra Pistoia e Pisa e poi “importato” e rielaborato nel capoluogo. Qui ogni provincia adotta le sue varianti e i suoi differenti nomi (“sportellina” tra Firenze e Siena, “pasimata” in Garfagnana e via discorrendo) La base di questo dolce è la pasta di pane, a cui si aggiungono uova, zucchero e diversi tipi di aromi naturali, a volte anche la frutta secca. La sua particolarità risiede nella sua lievitazione in tre diversi momenti, durante le quali l’impasto viene di volta in volta arricchito raddoppiando gli ingredienti.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column][vc_column_text]Il Giovedì Santo appartiene al Pan di Ramerino, un panino dolce e morbido di origine medievale il cui impasto è arricchito di uova, latte, uva sultanina e rosmarino e che, secondo la tradizione, deve essere benedetto prima della vendita. L’uso del ramerino (rosmarino per i non toscani!) in questo dolce si deve alla credenza medievale che questa pianta aromatica avesse il potere di allontanare gli spiriti maligni e le malattie. Oggi, il Pan di Ramerino si trova tutto l’anno ed ha perso gran parte delle sue connotazioni religiose, ma la tradizione fiorentina di consumarlo il Giovedì Santo è rimasta.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”40″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”40″ screen_tablet_spacer_size=”30″ screen_mobile_spacer_size=”25″][vc_column_text] Per provare i nostri servizi o chiederci un preventivo contattaci , troveremo la soluzione su misura per le tue esigenze! [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
Matrimonio e superstizione: un binomio quasi perfetto

[vc_row dfd_row_config=”full_width_content” dfd_bg_style=”image” dfd_parallax_style=”dfd_vertical_parallax” dfd_bg_image_new=”14269″ dfd_bg_image_repeat=”no-repeat”][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”200″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”200″ screen_tablet_spacer_size=”140″ screen_mobile_spacer_size=”100″][dfd_heading enable_delimiter=”” style=”style_01″ title_font_options=”tag:h4|color:%23ffffff” subtitle_font_options=”tag:h3″]Matrimonio e superstizione: un binomio quasi perfetto[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”200″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”200″ screen_tablet_spacer_size=”140″ screen_mobile_spacer_size=”100″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”40″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”40″ screen_tablet_spacer_size=”30″ screen_mobile_spacer_size=”25″][vc_column_text]“Non è vero…ma ci credo!” scriveva il grande Peppino de Filippo. Una battuta che si associa assai bene a molte delle tradizioni o superstizioni che ruotano attorno al magico momento delle nozze e che, se ben sfruttate con un tocco di inovazione e originalità, possono contribuire alla riuscita dell’evento. Mentre alcune usanze sono rimaste praticamente inalterate, altre considerate ormai obsolete o di cattivo gusto sono state abbandonate negli anni dagli sposi. Vediamone alcune![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”14277″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]Il lancio del bouquet della sposa Secondo la tradizione dovrebbe avvenire all’uscita della chiesa o dal luogo della cerimonia ma sempre più frequentemente oggi viene lanciato alla fine del ricevimento, prima che gli ospiti comincino ad abbandonare la festa. La sposa raduna dietro di se le ragazze ancora nubili e lancia il suo bouquet senza guardare: chi riuscirà ad afferrarlo sarà la prima a sposarsi o per meglio dire la prima a ricevere una proposta di matrimonio (entro l’anno!). Se consideriamo che i fiori usati in antichità erano esclusivamente fiori d’arancio, che oltre a significare abbondanza, felicità e prosperità, significavano anche una richiesta di matrimonio tutta la storia appare più chiara.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]Suonare il clacson Se vi sposterete in auto dal luogo della cerimonia a quello del ricevimento, è probabile che l’intero corteo nuziale, come d’usanza, si faccia riconoscere suonando il clacson a più non posso. Ma quella che può sembrare una semplice tradizione o un modo per annunciare il proprio passaggio, in realtà, nasconde un significato scaramantico: far rumore servirebbe infatti ad allontanare gli spiriti maligni, per iniziare così il proprio percorso insieme sotto i migliori auspici. Un’altra variante è la tradizione di attaccare dei barattoli all’auto degli sposi[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image source=”external_link” alignment=”center” custom_src=”http://ginaswedding.it/wp-content/uploads/2016/08/latta-just-married.jpg” caption=”Credits: Ginaswedding.it”][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”14279″ img_size=”large” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]Fondamentali le damigelle! Mai sposarsi senza: che sia una bambina o un corteo di damigelle d’onore amiche o parenti della sposa, la loro presenza simboleggia un rito egizio che invocava la presenza di ragazze che, grazie ai loro abiti eleganti da cerimonia, confondevano gli spiriti maligni accorsi per augurare sfortune e nefasti, evitando che individuassero la vera sposa.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column][vc_column_text]Il giorno giusto Conoscete il detto: “Né di Venere né di Marte non ci si sposa e non si parte”? Secondo le credenze, non ci si può sposare di martedì perché è il giorno consacrato a Marte, dio della guerra, mentre il venerdì, secondo la cabala, è il giorno in cui furono creati gli spiriti maligni. Paese che vai usanza che trovi… pensate che in Norvegia è proprio il venerdì – giorno consacrato a Venere e quindi romantico per eccellenza – il più gettonato dalle coppie![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column][vc_column_text]Portare la sposa in braccio oltre la soglia di casa In epoca medievale, in Europa, si è diffusa questa usanza. Molti credevano che la sposa fosse vulnerabile agli influssi degli spiriti maligni, soprattutto attraverso le suole dei piedi. Per evitare di portare qualche spirito malvagio con lei nella nuova casa, lo sposo la portava in braccio.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”40″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”40″ screen_tablet_spacer_size=”30″ screen_mobile_spacer_size=”25″][vc_column_text] Per provare i nostri servizi o chiederci un preventivo contattaci , troveremo la soluzione su misura per le tue esigenze! [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
Il tableau de mariage, tra tradizione e innovazione

[vc_row dfd_row_config=”full_width_content” dfd_bg_style=”image” dfd_parallax_style=”dfd_vertical_parallax” dfd_bg_image_new=”14261″ dfd_bg_image_repeat=”no-repeat”][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”200″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”200″ screen_tablet_spacer_size=”140″ screen_mobile_spacer_size=”100″][dfd_heading enable_delimiter=”” style=”style_01″ title_font_options=”tag:h4|color:%23ffffff” subtitle_font_options=”tag:h3″]Il tableau de mariage tra tradizione e innovazione [/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”200″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”200″ screen_tablet_spacer_size=”140″ screen_mobile_spacer_size=”100″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”40″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”40″ screen_tablet_spacer_size=”30″ screen_mobile_spacer_size=”25″][vc_column_text]Per aiutare gli ospiti a trovare il proprio posto durante il ricevimento, corre loro in aiuto l’ormai rinomato tableau de mariage, uno o più tabelloni (di varie forme e dimensione) che hanno il compito di indicare il tavolo a cui accomodarsi; una sorta di mappa della sala del ricevimento che farà capire ai vostri invitati dove dovranno posizionarsi e con chi condivideranno il proprio tavolo Immancabile, soprattutto se gli ospiti sono tanti, il tableau va generalmente posizionato all’ingresso della sala dove si svolgerà il ricevimento, oppure nella zona dell’aperitivo, in maniera piuttosto visibile e di facile consultazione. Non ci sono regole precise per creare il tableau perfetto, basterà seguire alcuni piccoli accorgimenti come: Comunicare al catering l’organizzazione dei tavoli almeno 15 giorni prima del gran giorno. Mettere allo stesso tavolo le famiglie con bambini e le coppie che già si conoscono in modo da non farle sentire isolate. Per quanto possibile, cercare di mettere assieme tutti i single (si sa, i matrimoni sono sempre delle ottime occasioni per fare nuovi incontri!) Oltre ad essere fondamentale per gli ospiti, il tableau, può diventare un elemento decorativo e dare a tutto l’evento un tocco di originalità in più. Certo ci si può veramente sbizzarrire e trovare l’idea che lasci di stucco i nostri ospiti, ma attenzione a non esagerare: prima di tutto il tableau deve essere comprensibile e far sì che tutti i partecipanti trovino velocemente il loro posto (e senza equivoci). Ecco un po’ di idee che abbiamo raccolto in giro per la rete, tra siti e blog di settore (citiamo la fonte nella didascalia di ogni foto).[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image source=”external_link” external_img_size=”large” alignment=”center” custom_src=”https://asset2.zankyou.com/images/mag-post/560/574f/685//-/it/wp-content/uploads/2016/10/shutterstock_447040909.jpg” caption=”Cornici. Credits by Zankyou”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image source=”external_link” external_img_size=”large” alignment=”center” custom_src=”https://cdn0.matrimonio.com/usr/5/8/0/3/cfb_155274.jpg” caption=”Calligrafico, su lavagna. Da Matrimonio.com”][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image source=”external_link” external_img_size=”large” custom_src=”https://www.sposimagazine.it/wp-content/uploads/2016/08/Copertina-2-1.jpg” caption=”Stile “botanico – shabby“. Da “Sposi magazine“.”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image source=”external_link” external_img_size=”large” alignment=”center” custom_src=”https://cdn0.matrimonio.com/emp/fotos/4/7/5/5/image_2_144755_v6.jpeg” caption=”A specchio. Foto da Matrimonio.com”][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image source=”external_link” external_img_size=”large” alignment=”center” custom_src=”http://weddingwonderland.it/wp-content/uploads/2016/04/matrimonio-botanico-le-jour-du-oui-wedding-wonderland-17.jpg” caption=”Arboreo. Foto da Wedding Wonderland”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_single_image source=”external_link” external_img_size=”large” alignment=”center” custom_src=”https://www.eventonic.it/images/Immagini-blog/Idee-matrimonio/Tableau-de-mariage/idee-matrimono-tableau-de-mariage-intero.png” caption=”Mappamondo. Foto da Eventtonic”][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”40″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”40″ screen_tablet_spacer_size=”30″ screen_mobile_spacer_size=”25″][vc_column_text] Per provare i nostri servizi o chiederci un preventivo contattaci , troveremo la soluzione su misura per le tue esigenze! [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
Wedding cake: storie e segreti della torta nuziale

[vc_row dfd_row_config=”full_width_content” dfd_bg_style=”image” dfd_parallax_style=”dfd_vertical_parallax” dfd_bg_image_new=”14247″ dfd_bg_image_repeat=”no-repeat”][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”200″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”200″ screen_tablet_spacer_size=”140″ screen_mobile_spacer_size=”100″][dfd_heading enable_delimiter=”” style=”style_01″ title_font_options=”tag:h4|color:%23000000″ subtitle_font_options=”tag:h3|color:%23000000″]Wedding cake: storie e segreti della torta nuziale [/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”200″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”200″ screen_tablet_spacer_size=”140″ screen_mobile_spacer_size=”100″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”40″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”40″ screen_tablet_spacer_size=”30″ screen_mobile_spacer_size=”25″][vc_column_text]Dopo la sposa la vera protagonista di un ricevimento è lei, la “wedding cake”. Volete scoprire qualche piccolo segreto di questo vero e proprio simbolo del matrimonio? La torta nuziale vera e propria, intesa cioè come il dolce odierno, sembra sia di origine francese e fece il suo ingresso con l’arrivo in Europa dello zucchero e la conseguente introduzione dei confetti. Inizialmente confezionata solo dai pasticcieri di corte, venne poi ostentata dalla ricca borghesia, che ne affidava la realizzazione a noti artisti del tempo. Una lontana tradizione vorrebbe che nella torta nuziale venga inserito un anello: chi degli ospiti lo troverà, sarà baciato dalla fortuna per tutto l’anno successivo![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column width=”2/3″][vc_column_text]Fu la Regina Vittoria che introdusse la moda della “royal icing” (ghiaccia reale), dal momento che la torta nuziale, di tre metri di diametro e di 140 kg di peso, era completamente bianca come il vestito della sposa (altra usanza di epoca vittoriana). In cima erano posizionate le antenate delle cake topper, ossia statuine con immagini della Britannia, della regina e del consorte principe Alberto, altre raffigurazioni di elementi familiari e legati alla fertilità come buon auspicio per la coppia. Da allora resistono tante tradizioni, come l’usanza (ancora viva in Inghilterra) di conservare un pezzetto della torta di nozze per il giorno del battesimo del primogenito. La prima torta a piani si lega invece al matrimonio del figlio della Regina, il principe Leopoldo, che nel 1882 offrì ai suoi ospiti una torta montata su rigide impalcature e ricoperta di glassa solida. Una vera scenografia edibile che suscitò grande stupore all’epoca.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”14246″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”14247″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text]In Italia fino alla prima metà del ‘900 la tradizione della torta nuziale non ha destato grandi consensi, perché i matrimoni più “in” dell’epoca (quelli regali o di alta rappresentanza) terminavano con la semplice offerta del dessert. Ma dagli anni cinquanta, grazie anche al boom economico e all’ampliarsi dei nostri confini culturali, questo tipo di dolce è diventato “il simbolo” dei festeggiamenti d’ogni classe sociale ed elemento indispensabile al termine di un ricevimento di matrimonio: banchetto, buffet o rinfresco, ogni festa deve avere degna conclusione col taglio della torta. Come tutto il resto, la scelta di questo dolce va fatta in armonia ed equilibrio con il contesto e lo stile scelto per il ricevimento di nozze. Che sia quindi la tradizionale torta a più piani, con in cima gli sposini di zucchero, ricca di creme e decorazioni, un millefoglie, una montagna di profitteroles, una mimosa o una crostata ai frutti di bosco dipende anzitutto dai gusti della coppia ma anche dalla stagione, dal luogo e dallo stile che ha avuto il vostro matrimonio.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column width=”1/2″][vc_column_text] Una torta per tutti i gusti Ecco i tipi di torta più utilizzati nell’occasione speciale del ricevimento di nozze: La torta a piani: è la più famosa, e soprattutto la più scenografica. In genere i piani sono 3 o 5. Le più esagerate possono raggiungere anche i 7 piani. Questi piani sono composti da più torte sovrapposte fra di loro grazie a una struttura apposita. La piramide o “all’inglese”: cubi o cilindri sovrapposti, decorati con festoni che donano uno stile tipicamente neoclassico; è un modello di torta tipica della tradizione anglosassone. Torta all’americana: è la torta a più piani in pan di spagna ricoperta da pasta di zucchero: una vera e propria scultura glassata; La “naked cake”: è una torta a più piani non rivestita ma che lascia intravedere la composizione al suo interno, appunto “torta nuda”. Molto in voga negli ultimi anni. Torta a “cappelliera”: è a tre piani e tonda, ma più bassa perchè si sviluppa in superficie: può avere un diametro anche di un metro e mezzo; Monopiano: è appunto a un solo piano e può essere grandissima. Il fatto che sia piana lascia grandissimo spazio alla fantasia per quanto riguarda le decorazioni Torte monoporzione: si tratta di una tradizione importata dagli Usa, la torta originale viene riprodotta in miniatura in tanti esemplari. Se ne consegna una ad ogni invitato oppure le si inviano a coloro che non sono potuti intervenire al ricevimento.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/2″][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”20″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″][vc_single_image image=”14254″ img_size=”full”][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”20″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”40″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”40″ screen_tablet_spacer_size=”30″ screen_mobile_spacer_size=”25″][vc_column_text] Per provare i nostri servizi o chiederci un preventivo contattaci , troveremo la soluzione su misura per le tue esigenze! 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Location da favola a Firenze: il Tepidarium del Roster

[vc_row dfd_row_config=”full_width_content” dfd_bg_style=”image” dfd_parallax_style=”dfd_vertical_parallax” dfd_bg_image_new=”14234″ dfd_bg_image_repeat=”no-repeat”][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”200″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”200″ screen_tablet_spacer_size=”140″ screen_mobile_spacer_size=”100″][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”10″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″][dfd_heading enable_delimiter=”” style=”style_01″ title_font_options=”tag:h4|color:%23ffffff” subtitle_font_options=”tag:h3″]Location da favola a Firenze: il Tepidarium del Roster [/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”200″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”200″ screen_tablet_spacer_size=”140″ screen_mobile_spacer_size=”100″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”40″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”40″ screen_tablet_spacer_size=”30″ screen_mobile_spacer_size=”25″][vc_column_text]La nostra Firenze e i suoi dintorni sono una vera miniera di luoghi affascinanti. Dalle ville più sontuose con panorami mozzafiato sulle colline, ai luoghi d’arte, alle location più semplici che rimandano al fascino discreto della vecchia Toscana. Ma c’è un luogo, proprio in città, che negli ultimi anni è divenuto una tra le venue preferite di chi deve sposarsi, soprattutto in primavera o autunno: il Tepidarium del Roster[/vc_column_text][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/2″][vc_column_text] Un gioiello architettonico dell’800 Il Tepidarium del Roster, all’interno del giardino dell’Orticoltura a Firenze (zona Statuto), è la serra più grande d’Italia, nonché uno dei luoghi più affascinanti della città. L’opera fu realizzata nella seconda metà dell’800 dall’architetto e ingegnere Giacomo Roster, già collaboratore di Giuseppe Poggi nella realizzazione dei viali della città. L’occasione fu la prima esposizione internazionale di orticoltura che quell’anno si tenne proprio a Firenze. Serviva quindi una grande serra, riscaldata con stufe, che potesse ospitare le varietà più esotiche di piante provenienti da molte parti del mondo. Il progetto ebbe subito un gran successo e fu accomunato alle grandi architetture di ferro e vetro già realizzate in Europa, in particolare il Palazzo di Cristallo di Joseph Paxton a Londra a cui il Roster platealmente si ispirava.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”20″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″][vc_single_image image=”14236″ img_size=”large” alignment=”center”][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1/2″][vc_single_image image=”14233″ img_size=”large” alignment=”center”][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”20″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″][vc_column_text]Il tepidario del Roster è il più grande in Italia. In questo progetto per la prima volta vengono usate tecniche di prefabbricazione degli elementi strutturali in ferro con il successivo montaggio in cantiere e motivi decorativi di stile moresco fiorito. L’edificio, a pianta rettangolare, è lungo 38,50 metri per 17 di larghezza, con una altezza massima, nella navata centrale, di 14 metri. Gli oltre 650 metri quadri di superficie sono sovrastati da una copertura che ricorda la carena di una nave rovesciata, secondo uno stile in genere usato per le strutture in legno.[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_row_inner][vc_column_inner][vc_column_text]La particolarità dell’edificio risiede anche nel fatto che per la prima volta una struttura di questo tipo, precorrendo i tempi, viene pensata per usi diversi da quello più immediato. Il tepidario oltre ad ospitare piante, sia in terra che in vaso, è stato usato nel tempo come sede di mostre e altre esposizioni, per manifestazioni musicali e artistiche. Riaperto nel 2013, oggi è un’ambita location per realizzare matrimoni o altre cerimonie in una cornice originale e raffinata.[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][vc_column_text] Per richieste o informazioni contattateci: info@loscalco.com [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]
Film sul matrimono: 5 pellicole cult

[vc_row dfd_row_config=”full_width_content” dfd_bg_style=”image” dfd_parallax_style=”dfd_vertical_parallax” dfd_bg_image_new=”14210″ dfd_bg_image_repeat=”no-repeat”][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”200″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”200″ screen_tablet_spacer_size=”140″ screen_mobile_spacer_size=”100″][dfd_heading enable_delimiter=”” style=”style_01″ title_font_options=”tag:h4|color:%23ffffff” subtitle_font_options=”tag:h3″]Film sul matrimonio: 5 pellicole cult [/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”200″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”200″ screen_tablet_spacer_size=”140″ screen_mobile_spacer_size=”100″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”40″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”40″ screen_tablet_spacer_size=”30″ screen_mobile_spacer_size=”25″][vc_column_text]Stiamo per entrare nella settimana degli Oscar ed ecco a voi una lista dei 5 film sul matrimonio più memorabili di sempre! Da sempre, sul grande schermo seguiamo storie di coppie intenzionate a sposarsi. Ma ostacolate da ogni parte da parenti e guai. Oppure semplicemente incapaci di capire di essere fatti l’uno per l’altra. Dalle pellicole perfette per celebrare le attrici del momento (vedi Julia Roberts ne “Il matrimonio del mio migliore amico”), alle commedie degli equivoci, alle love story strappalacrime, ai fasti hollywoodiani. Certo è che in ognuno di questi film sul matrimonio potete trovare ispirazione: dagli abiti, alle location, e ovviamente ai banchetti di nozze![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column width=”2/3″][vc_column_text] 4 matrimoni e un funerale Atmosfere e humor british caratterizzano questa commedia dai toni sfumati, ormai un classico del genere, girata da Mike Newell nel 1994. I matrimoni e il funerale fanno da sfondo e da motore alla vicenda di un giovane. Charles – Huge Grant – ha una grande passione per il gentil sesso. Di bell’aspetto e piuttosto viziato, ritardatario cronico, non ha nessuna intenzione di rinunciare al ruolo di scapolo e dongiovanni. Chicca del film il cameo di Rowan Atkinson – alias Mr Bean – nel ruolo secondario di un prete alle prime armi e divertentissimo.[/vc_column_text][vc_column_text] Il padre della Sposa Come dimenticare il tenerissimo Steve Martin alle prese con il matrimonio della figlia maggiore? Accanto a Diane Keaton sono la coppia di genitori che ogni futura sposa sogna di avere: belli, accomodanti, simpatici. Tra buoni sentimenti, sorrisi e colori pastello il sogno americano si celebra sotto un romantico tendone pieno di luci….occhio agli imprevisti però![/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”14211″ img_size=”large” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”14213″ img_size=”full” alignment=”center”][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”20″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text] Il mio grasso grosso matrimonio greco Una famiglia ingombrante fa da sfondo ai preparativi per un esilarante matrimonio tra la non bellissima e un po’ impacciata Toula, di origini greche e Ian, insegnante di inglese vegetariano e americanissimo, che con la Grecia non ha proprio nulla a che fare. L’amore, ovviamente, trionferà, in barba alle differenze culturali tra le famiglie dei futuri sposi. Una delle commedie che ha incassato di più nella storia del cinema con una sceneggiatura che tiene attaccati allo schermo, scritto – particolarità – dal’ attrice protagonista Nia Verdalos.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column][vc_row_inner][vc_column_inner width=”1/2″][vc_column_text] Un appuntamento per la sposa Un appuntamento per la sposa, di Rama Burshtein, è uno degli esempi più recenti, e brillanti, di come il wedding movie possa raccontare, attraverso il tema universale del matrimonio, le particolarità specifiche di un ambiente o di una cultura. Succede nel film di Burshtein, in cui la protagonista Michal si trova ad affrontare un problema transculturale (essere abbandonate all’altare) sfidando ostacoli specifici (regole e tradizioni della società ebrea ortodossa).[/vc_column_text][vc_column_text] Ti presento i miei Un divertentissimo e molto sfortunato Ben Stiller alle prese con il padre della neo fidanzata, nientemeno che Robert De Niro, ex agente della CIA in pensione. Scenario: il matrimonio del perfetto ex fidanzato della figlia. Un azzeccatissimo incontro tra un mito del cinema e un ottimo attore brillante, risate assicurate e alcune scene ormai cult. C’è anche un sequel, meno fortunato del primo film.[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1/2″][vc_single_image image=”14212″ img_size=”large”][/vc_column_inner][/vc_row_inner][/vc_column][/vc_row][vc_row][/vc_row]
7 consigli per un matrimonio perfetto

[vc_row dfd_row_config=”full_width_content” dfd_bg_style=”image” dfd_parallax_style=”dfd_vertical_parallax” dfd_bg_image_new=”14157″ dfd_bg_image_repeat=”no-repeat”][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”200″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”200″ screen_tablet_spacer_size=”140″ screen_mobile_spacer_size=”100″][dfd_heading enable_delimiter=”” style=”style_01″ title_font_options=”tag:h4|color:%23ffffff” subtitle_font_options=”tag:h3″]7 consigli per un matrimonio perfetto[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”200″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”200″ screen_tablet_spacer_size=”140″ screen_mobile_spacer_size=”100″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”40″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”40″ screen_tablet_spacer_size=”30″ screen_mobile_spacer_size=”25″][vc_column_text]Carissimi futuri sposi, esistono delle regole per rendere perfetto il vostro ricevimento di nozze? Certo che si! Naturalmente non servono rigidi protocolli ed è sempre bene sempre lasciare spazio a una certa flessibilità, ma con qualche piccolo trucchetto sarà più facile rendere il vostro giorno davvero rilassante e indimenticabile per tutti gli invitati…e quindi anche per voi. Così, anche se non sarete mai d’accordo su tutto (!), ecco 7 brevi consigli per il vostro giorno più importante.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column width=”2/3″][vc_column_text] 1. Una calda accoglienza per i vostri ospiti Finita la cerimonia inizia il ricevimento: all’arrivo alla location stabilita non potrà mancare ad accogliere i partecipanti al ricevimento un calice di benvenuto e relativo aperitivo, con sedute e tavoli d’appoggio a disposizione, mentre voi sarete impegnati nel servizio fotografico di rito. Sarà un momento rilassante per dare il tempo a tutti gli ospiti di arrivare e familiarizzare in maniera informale con la situazione. 2. Arrivano gli sposi! Buona regola è quella di non fa attendere troppo gli invitati prima del vostro arrivo. Un’oretta circa è un tempo adeguato che permetterà a voi di terminare il servizio fotografico e di non farvi desiderare troppo a lungo! Un’idea carina vuole che la sposa venga accolta da una damigella e accompagnata a togliere il velo o a sistemare la sua acconciatura e il trucco, per poi rientrare e fare insieme allo sposo il primo brindisi con tutti i partecipanti al ricevimento.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/3″][vc_single_image image=”14155″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column width=”1/2″][vc_single_image image=”13889″ img_size=”full” alignment=”center”][/vc_column][vc_column width=”1/2″][vc_column_text] 3. Il tableau di nozze Nella stessa zona in cui si svolge l’aperitivo, in uno spazio ben visibile, dovrà essere allestito il tableau delle nozze che guiderà i vostri ospiti nel trovare il loro posto a tavola, evitando così confusione e disagi. Il tableau, neanche a dirlo, deve essere in linea con l’atmosfera ed il tema del ricevimento, con gli addobbi floreali e le decorazioni ma anche con la mise en place e talvolta anche con il menù. Gli sposi per entrare in sala dovranno aspettare prima che gli invitati abbiano già preso posto e stiano tutti seduti, e solo allora fare il loro ingresso. Solo allora si potrà fare il primo brindisi e si potranno iniziare a servire i pasti. [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row force_equal_height_columns=”main_row” mobile_destroy_equal_heights=”yes”][vc_column][vc_column_text] 4. Il banchetto di nozze: parola d’ordine “qualità” Su ogni tavolo dovrà essere presente il menù di nozze, realizzato in cartoncino e con l’indicazione di tutte le portate che secondo il protocollo dovrebbero essere almeno tre e non più di cinque. Negli ultimi anni, si è soliti anche apporre sul tavolo dei segnaposto per ciascun invitato, coordinati con lo stile del matrimonio. Se fino a non molto tempo fa l’opulenza era quasi d’obbligo ai matrimoni e si abbondava sia con le portate che con le quantità, oggi sempre più persone sono molto attente a quello che mangiano. Meglio quindi affidarsi a ottime materie prime, preferibilmente legate al territorio, e investire in qualità piuttosto che in quantità! 5. La regina della festa (dopo la sposa!). La “wedding cake” Il buffet di dolci ed in particolare il taglio della torta, è un rituale secondo il protocollo molto importante che richiede per usanza che gli sposi taglino insieme la prima fetta di torta impugnando entrambi il coltello. Una consolidata tradizione vuole che le prime porzioni vengano servite dagli sposi prima ai genitori e poi ai testimoni. Un gesto piccolo ma denso di tanti significati, non trovate? Agli altri invitati penseranno poi i camerieri! 6. Immancabile per i golosi: l’angolo confetti Matrimonio e confetti rappresentano un binomio indissolubile. Ormai da anni è in voga il corner dei confetti – con mille gusti e forme – e sacchetti e scatoline che ogni invitato può riempire a piacimento. Un’idea originale è anche quella di far diventare i confetti un segnaposto e farli trovare a ciascuno direttamente al tavolo. 7. Un piccolo dono per dire “grazie” E le bomboniere? Sapevate che una volta il galateo prevedeva di consegnare le bomboniere al ritorno dal viaggio di nozze? Oggi questa regola non scritta è stata ovviamente surclassata a favore dell’usanza attuale, più diffusa e più comoda, che vede la consegna delle bomboniere avvenire al termine del ricevimento, dopo il taglio della torta. Anche il senso di questo piccolo regalo di nozze è stato ampiamente rivisto e accettato dal protocollo: è così che nei matrimoni attuali vediamo sempre più spesso oggetti utili, commestibili, fai da te, o simbolici (come nel caso si scelga di donare l’importo destinato all’acquisto delle stesse a qualche associazione o fondazione). [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_resolution=”1280″ screen_wide_spacer_size=”40″ screen_normal_resolution=”1024″ screen_tablet_resolution=”800″ screen_mobile_resolution=”480″ screen_normal_spacer_size=”40″ screen_tablet_spacer_size=”30″ screen_mobile_spacer_size=”25″][vc_column_text] Per provare i nostri servizi o chiederci un preventivo contattaci , troveremo la soluzione su misura per le tue esigenze! [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][/vc_column][/vc_row]